Sentiero Frassati delle Terre del Timo

Tipo di Percorso:     Strada, Carrareccia, Mulattiera e Sentiero
Lunghezza Percorso:   9 km 
Dislivello Totale:    400 m
Tempi di percorrenza: 5 ore
Difficoltà:           E Escursionistica
Acqua sul percorso:   Scarsa
Itinerario segnato:   Si
Equipaggiamento:      Scarpe da trekking, bastone, ghette, k-way, felpa
Pranzo:               Al sacco

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Si esce dall’abitato di Cassaro lungo la via Anapo, seguendola fino alla prima curva a destra: qui si lascia l’asfalto per proseguire su stradella naturale fino ad incrociare di nuovo la strada asfaltata. Attraversata quest’ultima, s’imbocca una mulattiera che, in un lungo traverso in direzione sud-ovest, scende verso la valle del fiume Anapo. Arrivati all’incrocio di fondo valle, si svolta a destra, in direzione ovest, verso il Fosso Nocilla (anziché a sinistra verso l’ex ferrovia della Valle dell’Anapo). Si costeggia il Fosso Nocilla per qualche chilometro, immersi in una lussureggiante vegetazione, fino ad incrociare una strada in cemento. Si segue la strada in discesa fino a raggiungere presto un bivio successivo, dove si svolta a destra imboccando una stradella a fondo naturale. Dopo qualche chilometro in direzione Ovest, lungo il quale si incontrano un 1° mulino ad acqua (evidente sull’altro versante del Fosso Nocilla) ed una vecchia casa in pietra (chiamata localmente “luna paradiso” ed individuabile per una palma solitaria), si arriva ad uno “scalandrino” (scaletta in legno) che bisogna scavalcare per scendere verso il torrente Nocilla e guadarlo nei pressi di un 2° mulino, ormai sepolto dalla vegetazione. Si risale sul versante opposto, all’interno di un boschetto, per intraprendere un’altra stradella a fondo naturale che incontrerà prima un 3° mulino (di cui si potrà osservare solo la condotta d’acqua forzata – detta saia), poi un piccolo palmento in pietra all’aperto, ed infine un 4° mulino, chiamato “La Costaia”, ancora non del tutto diruto. Superato il mulino, si guarda di nuovo il torrente e si prosegue costeggiandolo su un sentiero con una splendida vegetazione riparia fino a raggiungere, sempre in direzione Ovest, prima un casotto di cemento dell’acquedotto e poi un 5° mulino, dove è ancora presente la ruota orizzontale. Da qui inizia una lunga salita su stradella che ci farà ammirare sul versante Nord la bella ed interessante chiesetta bizantina di “Santo Pietro” e sul versante sud i resti di insediamenti rupestri. Alla fine della salita si arriverà al cimitero di Buscemi, dove termina il percorso.

Ideato da Vito Oddo

Ripristinato e rielaborato nel 2008 dai Soci:

Gianni Bartocci, Peppe La Gumina, Nando Martelli e Tanino Midolo.

DESCRIZIONE EVIDENZE STORICHE E NATURALISTICHE

E’ in provincia di Siracusa ed è un sentiero dedicato al beato Pier Giorgio Frassati (1901-1925), giovane amante della natura e della montagna in particolare che considerava una palestra dove temprare il corpo ma elevare sopratutto lo spirito. E’ un percorso che unisce i comuni di Cassaro e di Buscemi attraverso la Valle dell’Anapo, il Fosso Nocella e la Valle dei Mulini toccando la Chiesetta Bizantina detta di Santo Pietro.

Si tratta di un’area di notevole bellezza naturale, dove la continuità tra il presente e un passato antichissimo connota sia il territorio che la vita delle comunità in essa in sediate.

Durante il percorso s’incontrano, a poca distanza l’uno dall’altro, i ruderi di ben cinque mulini ad acqua, segno evidente di un’attiva comunità agricola presente in passato nel territorio.

Significativa, nell’evoluzione della storia umana, è la presenza della Chiesetta Bizantina di Santo Pietro, trasformata nel tempo in ovile con un poderoso muro di cinta munito di para lupi.

La valle presenta numerosi terrazzamenti delimitati da splendidi muri in pietra a secco, alcuni con agrumeti oggi in abbandono, che raccontano di coltivazioni intensive che l’uomo è riuscito a praticare in terreni così impervi.

Nelle chiuse che delimitano alcuni poderi della zona sono frequenti dei palmenti all’aperto, testimonianza di un’antica pratica della viticoltura oggi scomparsa. In alcune maestose pareti rocciose è possibile ammirare ancora le testimonianze di antichi insediamenti rupestri.

Tra la lussureggiante vegetazione fluviale, tipica della zona umida sottostante delle cave iblee e la macchia mediterranea, tipica della zona arida sovrastante delle stesse cave. la fa da padrone il timo: piccolo arbusto profumato che fin dall’antichità ha fornito preziosa pastura per le api, caratterizzando il famoso miele degli Iblei.

Nei due centri montani di Cassaro e Buscemi è possibile ammirare alcuni esempi di monumenti, alcune chiese monumentali in stile barocco siciliano e i resti di castelli di origine araba. A Cassaro inoltre si possono trovare alcune tombe sicule, un frantoio arcaico e qualche neviera, mentre a Buscemi è possibile effettuare un viaggio nella storia e nella cultura della terra iblea visitando i vari luoghi del lavoro contadino sparsi nel territorio del Paese.

Il ripristino del sentiero Trassati, realizzato con l’aiuto e la collaborazione dei comuni di Cassaro e Buscemi e dell’Azienda Forestale Demaniale di Siracusa, vuole essere un contributo del CAI di Siracusa per un auspicabile sviluppo economico sostenibile del nostro territorio montano, legato soprattutto al turismo verde o ambientale.

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